venerdì 16 settembre 2016

Buongiornissimo dalle kaatcombe dei kapuccini :,( kondivdii per loro se ai un kuore :(



Per una meta turistica affascinante quanto lugubre e particolare quanto trascurata, 4 visitatori sono il numero perfetto: non sono così pochi da rimanere totalmente impressionati da un'esperienza che racchiude una verità terribile, nè così tanti da banalizzare la visita stessa e dimenticarsi perchè tante salme sono conservate in un luogo che rendono tanto speciale. Il punto è riuscire a capire cosa si possa trarre da una esperienza del genere senza cadere in una confortante sdrammatizzazione nè nella negazione del significato recondito delle catacombe dei cappuccini: i 4 visitatori cosa ne pensano a proposito?

Impressioni pre-discesa nelle catacombe:
-Visitatore 1: "La devozione per quanto viene considerato per certi versi macabro è parte integrante della tradizione cristiana, e le catacombe dei cappuccini ci ricordano che non ha riguardato e riguarda solo il culto delle reliquie dei santi, ma anche il ricordo dei cari estinti."
-Visitatore 2: "Il tempo non ha pietà della carne, e questo luogo ben testimonia questa mia affermazione".
-Visitatore 3: "Lo schifo l'ho già provato a pranzo con lo scarafaggio che ha deciso di passeggiare sulla mia scarpa mentre mangiavo il calzone, credo che il marciume non mi impressionerà più di tanto e prevarrà il rispetto per i morti".
-Visitatore 4: "La brioscina col gelato è buona, però dopo i calzoni fritti è meglio evitare perchè rischi di buttarla intera."

Impressioni post-discesa nelle catacombe:
-Visitatore 1:"Fatemi chiamare mia madre vi prego, le voglio solo dire quanto le voglio bene e che non voglio che muoia!!!!!!"
-Visitatore 2: "Non ci sono cartelli didascalici nè un sistema di areazione adeguato, tanto che ho sentito un forte odore di polvere per tutto il tempo... Io mi farò cremare, deciso."
-Visitatore 3: "Va bene che cenere siamo e cenere ritorneremo, ma l'idea di essermi sniffato resti di cadavere mi pare veramente insostenibile, mi viene un po' la nausea al pensiero"
-Visitatore 4: "La cappella delle vergini era veramente piccola... Bah, evidentemente anche nel XVI secolo ce n'erano poche."

sabato 10 settembre 2016

Leggendo Saramago

Tra gli ultimi a essere salito sull'aereo, il viaggiatore si è finalmente seduto al suo posto. Non lo ha accompagnato stavolta l'ansia legata al trovare un posto per la sua valigia, perchè il personale ha già provveduto a metterla in stiva. Il viaggiatore ha molto apprezzato questa presa in carico: lo stato delle cappelliere, sempre occupate da valigie sistemate male oltre che da giacche, zaini, borse e tutto quello che non dovrebbe essere contenuto al loro interno, finisce sempre con l'innervosirlo. Oggi però il viaggiatore ha ricevuto più prove di essere fortunato, ed è contento di non avere dovuto litigare con il passeggero di turno per spiegargli che con il volo pieno non si può occupare più spazio del consentito con uno zainetto e una giacca. A pensarci bene, il viaggiatore questa sera è contento e basta.

Per l'ennesima volta il viaggiatore si trova su un aereo che lo porterà a Palermo dalla sua ragazza. Una tratta diretta di un'ora e poco più, scandita da passaggi costanti. Il rullio del motore prima del decollo; la Toscana che si allontana dall'oblò; una lettura utile per trascorrere un po' di tempo in maniera costruttiva; l'inevitabile pennichella seguita dall'avviso del comandante, che ricorderà per l'ennesima volta al viaggiatore che in 10-15 minuti verrà completato l'atterraggio e la Sicilia sarà così raggiunta, per la gioia di tutti i passeggeri. 

Si parlava di passaggi costanti. È giusto dire che, anche se sono ormai routine per il viaggiatore, non significa che vadano sottovalutati. Nessun viaggio è uguale al precedente: la visita a Palermo sarà solo in apparenza l'ennesima, perchè anche le persone, gli edifici e le strade già visti altre volte avranno novità da comunicare, particolari ancora non valutati, scorci e luci non ancora impressi nel cuore e nella mente. 

Il viaggiatore è d'accordo con questo punto di vista, e del resto anche il viaggio di oggi ne è una prova: il viaggiatore trova spesso per terra monete di piccolo valore, eppure mai gli era capitato di trovare due pence in un aeroporto come gli è capitato poco prima... Riconoscere e apprezzare la novità, ecco cosa rende il viaggio degno di essere vissuto! Diventa quindi fondamentale individuare qualunque sfumatura che possa dare la possibilità di godere del tempo concesso anzichè di sopravvivervi solamente. Una sfumatura individuata dagli occhi, dalle orecchie...

... Dal naso?

E che cazzo!!! La puzza di merda ha fatto recepire al viaggiatore la peggiore delle notizie. Questo non sarà un viaggio come gli altri naturalmente, no che non lo sarà... Il volo da Pisa a Palermo con a fianco un passeggero scoreggione sarà un'assoluta novità, e poco male se l'aereo decolla in orario. Il viaggiatore sa già che i ripugnanti odori del vecchio flatulatore gli impregneranno il cervello e non riuscirà a pensare ad altro fino a quando non rivedrà la sua amata: ma perchè i peti altrui sembrano sempre più puzzolenti dei propri?