domenica 13 settembre 2015

È tempo di rivalutazioni

Durante la mia adolescenza ho sempre guardato con diffidenza ai prodotti della cultura italiana contemporanea. Per questo motivo è stato un sospiro di sollievo scoprire in questi anni universitari che la musica non è solo Giusy Ferreri, che il cinema e le serie TV non sono solo "Scarlett diva" e gli sceneggiati RAI, e che i libri non sono solo quelli di Moccia e Fabio Volo. Se ci penso, è stato bello rivalutare lo stato di salute della cultura italiana anche perchè, in una buona parte dei casi, a farmi conoscere delle belle opere sono stati i miei amici dell'Università: vien da sè che questo ha ulteriormente facilitato il trionfo dei buoni sentimenti e del volemmose bbene anche per i prodotti della cultura nostrana. Per questo motivo vi scrivo oggi: è forte il bisogno di di consigliarvi alcune opere che ho apprezzato in particolare:

-La saga di "Ratman" di Leo Ortolani. Grazie al mio amico Alberto ho messo le mani per la prima volta sulle storie di Ratman questa primavera, e da questa primavera mi chiedo come avessi fatto prima a vivere senza. Mi dispiace molto non avere conosciuto prima Ratman: ai tempi del Liceo, nei periodi di astinenza dalla Gialappa's Band, sarebbe stato molto utile per appagare il mio bisogno di umorismo balordo di qualità. Leo Ortolani in effetti ha creato un mondo veramente originale e irresistibile, pieno di personaggi che sbarellano, idiozie in quantità e persone che vanno a trans (beh, forse non è così originale se penso al Parlamento): non mi potevo aspettare diversamente da un uomo che, sentendosi chiedere se il successo gli avesse dato alla testa, ha negato dicendo di essere sempre il solito ragazzo di Betlemme.

Un Ratman disegnato da me ruotato di 90° a destra. Non ho idea perchè non me lo carichi in una posizione compatibile con la stazione eretta, così sembra solo felice di schiantarsi al suolo: forse questa problematica è legata al fatto che ho modificato l'immagine con Paint, perchè ho dovuto cancellare il segno delle palpebre sotto gli occhi che rendevano Ratman un po' Elio di Elio e le Storie Tese, un po' Raimondo Vianello.

-I romanzi storici di Wu Ming. Credo che i romanzi storici siano il mio genere preferito di libri, ragion per cui quando il mio amico Adriano mi aveva parlato di un gran bel libro ambientato durante gli anni della Riforma luterana sapevo che prima o poi gli avrei dato un'occasione. "Q" in effetti è stata una delle mie letture preferite di questi ultimi anni, e ha dato il via alla lettura degli altri romanzi del collettivo di scrittori noto prima come Luther Blisset e poi come Wu Ming (in realtà la composizione dei due collettivi non è proprio identica, però vabbè). Si tratta infatti di lavori a più mani, il che rende il risultato ancora più sbalorditivo visto che le storie sono molto avvincenti e scritte in tutte le loro parti con lo stesso registro stilistico, eccetto forse "L'armata dei sonnambuli" in cui però è una scelta appropriata per motivi che non vi sto a dire: la fluidità del racconto viene così garantita, e mi chiedo perchè non siano stati tratti ancora dei film o delle serie TV dai loro racconti. I membri di Wu Ming sono artisti poliedrici, e uno di loro ha scritto degli articoli molto interessanti sul Nord-Est italiano e la Grande Guerra pubblicati su "Internazionale" (qui c'è il link che rimanda agli articoli).

La Q in questo caso indica il nome del libro di Luther Blisset, in tutti gli altri casi invece sarebbe stata una semplice lettera dell'alfabeto un po' sbilenca.


-Concetta Licata, regia di Mario Salieri. Non sono un appassionato del genere, però me l'ha consigliato Silvio, mio compagno di classe per un giorno, durante una lezione sulle glomerulonefriti. Silvio a quanto pare ne capisce di questa roba, perchè mi ha detto che con Selen vado sul sicuro, poi è dovuto tornare ad Arcore e non l'ho più visto in classe ma il suo consiglio me lo porterò tra i miei ricordi più cari legati all'Università. Prova attoriale di alto livello, mi ha fatto capire quanto possa essere difficile combattere contro la mafia quando devi farci sesso. Interpretazione di Angela Pintus FA-VO-LO-SA... Grazie ancora Silvio!!!!

E ci siamo capiti.

PS: dei riferimenti a Giusy Ferreri, Scarlett Diva, gli sceneggiati RAI e i libri di Moccia e Fabio Volo parlo con cognizione di causa in tutti i casi tranne Fabio Volo. In quest'ultimo caso mi sono basato sugli stati del profilo di facebook presi dai suoi libri.

PPS: dei riferimenti a Concetta Licata mi sono basato su quanto scritto qua, non so nemmeno se parla di mafia perchè mi sono basato solo sul titolo per il mercato francese "Concetta contre la mafia"... Per quanto riguarda l'interpretazione di Angela Pintus mi sono invece basato sull'immagine dell'attrice che si trova sempre nello stesso link.

PPPS: davvero Silvio Berlusconi è entrato in classe durante una lezione sulle glomerulonefriti, e davvero era molto vicino a me, così vicino che non ho potuto fare a meno di pensare che GQ ha ragione da vendere quando dice che l'uomo più sexy del mondo è David Gandy seguito subito dopo da lui. Per quanto riguarda il consiglio del pornazzo, non me l'ha articolato a voce ma, incontrando il suo sguardo, credo fosse quello che volesse dirmi con gli occhi.