lunedì 28 aprile 2014

Baffic moments #3

Lo stato d'animo di chi si trova in vacanza all'estero insieme agli amici è impareggiabile; siccome più o meno tutti sanno di cosa sto parlando, non mi dilungherò ulteriormente su questo concetto.
Ci tengo solo a puntualizzare che solo in questi intensi momenti di giubilo ti puoi ritrovare a fare un'osservazione spiritosa a cena e riderne sguaiatamente con i tuoi compagni di viaggio e il cameriere, salvo poi ricordarti che la tua burla non era farina del tuo sacco, ma era stata riciclata da una battuta fatta da un prete poche ore prima dentro la cattedrale di Varsavia.

La morale di questa storia è che nella vita è sempre possibile fare qualcosa di inaccessibile ai più per poterlo poi raccontare sentendoci speciali: insomma, se al momento sei impossibilitato a vivere esperienze indimenticabili in altri continenti o a primeggiare nel tuo lavoro a livello mondiale, o ancora se non te la senti di impegnarti per risolvere una volta per tutte piaghe come il razzismo o la povertà... Beh, puoi sempre riciclare una battuta di un prete o di qualche altro professionista appartenente a una categoria di lavoratori con un senso dell'umorismo ampiamente sottovalutato. Questo è solo un consiglio spassionato, ma può andare bene tutto: per esempio, se sei un amante delle emozioni forti e vuoi morire in autostrada mentre ti scatti un selfie al ritmo di "Happy", il risultato è comunque garantito!

mercoledì 16 aprile 2014

De Cabello et de omissis rerum

Io sono dell'idea che certi avvenimenti e certe situazioni importanti in cui ci troviamo nella vita, a prescindere da quanto siano intense e belle, è giusto che rimangano fatti privati: secondo me i segreti non possono e non devono essere necessariamente solo eventi che hanno condizionato negativamente le nostre esistenze, ma anche momenti di felicità che solo chi veramente ti conosce e ti apprezza deve avere il piacere di sapere. Inoltre, è più facile che qualcosa di personale rasenti il ridicolo agli occhi di un estraneo, e soprattutto si corre il rischio di mettere in cattiva luce chi ha condiviso con te l'importante esperienza che ti ha cambiato il tuo umore...
Riassunto in due(cento) parole: se tu, ignoto lettore di questo blog, ci tieni particolarmente a farci sapere tramite il tuo profilo su facebook che sei andato nel nuovo ristorante di Cracco, hai trovato l'occasione per scrivere per l'ennesima volta la lussuriosa parola preceduta da un cancelletto (preferisco non nominarla esplicitamente, il suo potere è talmente grande che ho paura di esserne chiaramente influenzato) e quando Cracco in persona ti ha servito la cena hai vomitato dall'emozione sul vestito di tua madre perchè non pensavi di avere mai visto una bellezza così incredibile al tuorlo d'uovo-marinato... Beh, sì insomma, io eviterei fossi in te.

D'altro canto, mi duole dirmi che c'è un però in questo ragionamento. Mi duole dirmelo a prescindere, perchè significa che è come se stessi discutendo da solo e non credo che dal punto di vista psichiatrico sia il massimo della vita (cazzo, senza volerlo vi ho detto il mio segreto che sono pazzo).

L'obiezione che mi faccio da solo è che scrivo in questo blog sotto pseudonimo, ragion per cui, se facessi finta di non sapere che in realtà gran parte dei lettori di "Sul perchè mi faccio crescere i baffi" sono al corrente di quello che combino nel mondo in quanto miei amici, potrei benissimo scrivere un post su una recente esperienza che mi ha aperto il cuore e che merita di essere condivisa... Devo dire però che non ho assolutamente voglia di sbilanciarmi troppo e raccontare nei particolari quanto capitatomi: caspita, è così difficile fare la scelta giusta in questa situazione!

Vabbè, mi sa che ci provo comunque limitandomi a raccontare solo lo stretto indispensabile.

INIZIO DEL BEL MOMENTO CHE MI HA CAMBIATO LA GIORNATA.
Esattamente    giorni fa sono uscito con                       per andare a                         . Devo dire che la compagnia era ottima (chi conosce                       sa bene di cosa sto parlando) e questo ha di certo aiutato le cose, ma sono sicuro che la                                      sia stata molto emozionante pure dal punto di vista oggettivo, e mi ha ricordato perchè è così bello sentirsi                    : non mi era mai capitato di trovare una partecipazione di questo tipo, e non mi aspettavo che certe cose potessero succedere ancora in Italia... Raramente mi era capitato di sentire la                                 una vera e propria festa, ed è stato bellissimo! Mi sono sentito di nuovo come quando ero bambino e                                                                                                          , e ho provato grande gioia quando quelli del                       hanno iniziato a                      , il tutto mentre mi continuava a cadere per terra                       (ne converrete con me, questo è un tantino imbarazzante). In ogni caso, in quei momenti ero proprio felice, e mi pareva che tutti quanti là dentro avessero messo da parte                       e                       per remare tutti insieme nella stessa direzione! La                                            è durata più del previsto, ma non è stato assolutamente un problema, perchè sapevo di stare facendo la cosa più giusta in quel momento (magari non tutti sono d'accordo su questo punto, io comunque rimango della mia idea); dopo                       abbiamo preso                           e siamo andati nella                       vicino casa di                                                                , che era piena di                                            e che ha messo alla prova la nostra pazienza perchè nessuno voleva                      . Alla fine, per fortuna, ci hanno                                      e, mentre soddisfavo il mio bisogno di             , è arrivata Victoria Cabello con due                                            grandi così, ha salutato                      , ha iniziato a                       e poi                                           . Dopo questo, abbiamo deciso di tornare a casa.
FINE DEL BEL MOMENTO CHE MI HA CAMBIATO LA GIORNATA.

lunedì 7 aprile 2014

Merdicina alternativa


CASO CLINICO N°1
"Salve dottore, vengo da lei perchè è un pò di tempo che provo una sensazione fastidiosa"
"Mi dica pure!"
"Ecco dottore, mi pare che negli ultimi giorni tutto quello che mi sta intorno giri vorticosamente mentre io resto fermo..."
"Da come me ne sta parlando mi sembra di capire che lei abbia delle vertigini di nuova insorgenza!"
"Ma è una cosa tanto grave?"
"Per carità! Un sacco di gente le sperimenta, non è mica un problema questo... Mi dica, lei fa parte della lobby delle banche per caso?"
"Ehm no dottore, sono un ex operaio in pensione... Scusi, ma questo cosa c'entra col mio fastidio?"
"Le dirò un segreto caro mio... I poteri marci c'entrano sempre! Comunque ho appurato che non ha microchip nel cervello, quindi può andare, è tutto a posto!"
"Scusi dottore, mi manda a casa senza prescrivermi nè farmi nulla?"
"Caro mio, mi è stato insegnato che la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare, quindi per quanto mi riguarda lei è più sano di me!"
"Ho capito dottore, vorrà dire che ci vedremo in Tribunale per omissione di soccorso."
"VAFFANCULO!!!!!!!1!!!!1!!!!1111!!!"

CASO CLINICO N°2
"Salve dottore, mi spiace se sono venuta senza appuntamento ma sono un pò preoccupata, da quando mi ha cambiato la terapia le mie glicemie sono alte, ho perso peso e mi pare di non avere più forza nelle gambe"
"Scusi signora, ma qual è il suo problema? Mi sta forse dicendo che non crede nella tisanoreica per la cura del diabete?"
"Non sto dicendo questo dottore! Però da quando ho smesso di fare le iniezioni di insulina mi pare di stare peggio, e come le ho detto i valori alle stelle mi preoccupano molto... Non voglio diventare cieca come il mio povero papà!"
"Ho capito signora, ho capito... Vorrà dire che alle tisane assoceremo qualche radice che magari abbia pure qualche altra proprietà miracolosa a caso, tipo anti cancro e anti aging le vanno bene?"
"Senta dottore, io le radici e le tisane non le voglio, voglio l'insulina!"
"Mi pare di avere sentito puzza di casta nelle sue parole... Mi dia subito la sua macchinetta per le glicemie, non le serve più quell'aggeggio!"
"Non ci provi dottore. Guardi che mio marito è prefetto, le conviene stare al suo posto e ripristinare le vecchie medicine sennò scatta subito la denuncia"
"AH HA! Allora ci avevo visto giusto!!! Stronza! Devi morire di diabete, tu e chi rappresenti nelle riunioni di loggia"
"Ho capito dottore, vorrà dire che ci vedremo in Tribunale per tentato omicidio"
"VAFFANCULO!!!!!!!1!!!!1!!!!1111!!!"

CASO CLINICO N°3
"Salve dottoressa! La chiamo perchè mia figlia Tenerasognatrice2012 ha un problemino"
"Suvvia, che sarà mai?"
"Eh non lo so dottoressa, però tre giorni fa le è comparsa una brutta tosse ed è diventata tutta rossa, e piangeva... Vedesse quanto piangeva! Io allora le ho preparato degli estratti di erbacce di campo dal mio orticello, come mi ha insegnato lei, ma continuava ad avere questa tosse..."
"Cos'ha fatto allora?"
"Eh ci sto arrivando, ma prima le volevo chiedere questo: non è che questo suo malanno sia dovuto al vaccino che non le ha voluto somministrare?"
"Macchè! I vaccini sono veleno: preferisce che Tenerasognatrice2012 soffra di una temprante febbriciattola una tantum o che abbia l'autismo e le urli contro e le rovini il resto dei weekend della sua vita?"
"Certo dottoressa, sono d'accordo con lei, è che mi era venuto quel dubbio..."
"Non si preoccupi! Mi dica piuttosto il resto della storia, vediamo cosa si può fare!"
"Eh, in pratica gliel'ho detto, questa tosse non passava, ho provato pure con le foglie di Ficus benjamin del cortile, le ho passato persino del terriccio sulle gengive ma nulla! Per questo motivo ho pensato che forse dormire nel giardino sul passeggino, giusto ora che sono i giorni della Merla, l'avrebbe temprata e riportata in salute più forte che mai!
"Brava signora! E ora come sta la bambina?"
"Non so dottoressa, sono almeno 12 ore che ha smesso di respirare, è grave secondo lei?"
"..."
"Dottoressa, mi dica qualcosa la prego! Inizio a essere preoccupata, nel giardino si stanno ammassando i corvi intorno al passeggino di Tenerasognatrice2012..."
"... Senta. Io non le ho mai detto di evitare i vaccini, nè ho mai avuto a che fare con Tenerasognatrice2012 nè con lei. In effetti è la prima volta che ci sentiamo al telefono, è così vero? Sì è così! Quindi, prima che mi rechi a Linate per il mio volo last minute alla volta di una località irraggiungibile per la Giustizia italiana, si ricordi queste mie parole: i vaccini servono a prevenire malattie potenzialmente fatali, gli effetti collaterali di grave entità si manifestano solo in una piccola percentuale di bambini vaccinati, così bassa che non si sa effettivamente se siano effetti collaterali o eventi indipendenti dalla vaccinazione, e che deve diffidare di chi propugna metodi alternativi non validati scientificamente. Non se la prenda con chi assume un atteggiamento intransigente nei confronti di questi millantatori, perchè a differenza di questi ultimi la comunità scientifica si basa su dati oggettivi e incontrovertibili che le danno tutte le ragioni per fare la voce grossa in capitolo e non accettare compromessi con questi imbroglioni: le panacee infallibili e senza effetti indesiderati non esistono! Chi le dice il contrario è ignorante o in malafede, e fa un danno non solo alla comunità scientifica ma all'intera società, creando contrasti che non sono supportati da un briciolo di dato oggettivo, e all'individuo, come nel caso suo e di sua figlia. Ecco, spero solo che quanto appena detto sia stato accuratamente registrato da chi di dovere... Hasta la vista"



Parliamoci chiaro: la Medicina non è una scienza esatta, e come tale le notizie non apparentemente spiegabili con i mezzi che abbiamo a disposizione sono tutto fuorchè rare (basti pensare ai trial di nuovi farmaci, che magari nel topo fanno guarire dal tumore al pancreas ma poi nell'uomo danno come effetto collaterale la combustione spontanea)... La Medicina non è infallibile, la Medicina è difficile! Detto questo, ciò non significa che ognuno di noi debba avere necessariamente voce in capitolo per criticare la nostra politica sanitaria: la somministrazione dei vaccini è giustificata dal rapporto rischi/benefici fortemente a favore di questi ultimi (in caso contrario, sono le scie chimiche o il virus della parotite la causa dell'infertilità più probabile in un giovane altrimenti sano?), e sentire che il pm di Trani no, non ci crede proprio all'ondata di articoli che smentivano la correlazione autismo/vaccino pubblicata sul "The lancet" e deve indagare lui, forte delle sue conoscenze in Epidemiologia, Immunopatologia e cazzi e mazzi vari, o che vogliano proporre l'abolizione dell'obbligatorietà per certi vaccini... Sinceramente, mi sta bene fino a un certo punto pensare che si tratta di andarsi a cercare nuovi e gravi problemi: questi sono ragionamenti criminali, nè più nè meno, e come tali andrebbero perseguiti. Va bene avere un'idea approssimativa delle cose, ma sostituirsi agli esperti in materia è indice di una decadenza che non dovrebbe appartenerci e che invece ci rappresenta in modo sempre più tragico.

domenica 6 aprile 2014

Fausto


Fausto, seppur lavorasse da anni in un'agenzia assicurativa, non aveva mai accantonato il sogno della sua vita, ovvero diventare un cantante poliedrico. Al solo pensiero di rinunciare a esibirsi di fronte al pubblico intonando il pezzo del momento rabbrividiva, anche perchè covava l'ambizione di partecipare a X Factor e vedere valorizzate le sue qualità canore una volta per tutte. Fausto sapeva di non essere più un giovincello, come testimoniato del resto dalla sua calvizie incipiente, e così, per nascondere la sua età anagrafica e risultare ancora accattivante al pubblico che conta, aveva deciso di dedicarsi alla palestra con ottimi risultati.
Fausto forse non lo sapeva, ma effettivamente assomigliava un pò a lui.


Quel Sabato sera Fausto era giù di morale.

Per lui la serata karaoke del Cristal rappresentava il top tra tutti gli eventi offerti dalla movida milanese in zona Navigli, ma alla prima esibizione provava la sgradevole sensazione di avere fatto cilecca. Fausto non era riuscito ad andare a tempo con la base musicale, e la canzone che aveva scelto per l'esibizione non aveva fatto breccia nel cuore del pubblico: probabilmente l'idea che un pezzo R'n'B mandasse in visibilio gli ascoltatori non era poi eccezionale come pareva all'inizio, soprattutto se si pensa che il suddetto brano fosse cantato originariamente da una donna nera del ghetto e interpretato per l'occasione da un calvo ancheggiante che non andava a ritmo con la parte strumentale.
Ciò per cui Fausto non si dava pace, però, era ben altro: gli animali da palcoscenico come lui sono abituati a fare il loro dovere fino al termine dell'esibizione, nel bene e nel male, ma lui si era ritrovato costretto, causa incomprensioni col deejay, a interrompere la performance subito dopo il primo ritornello. L'amarezza era grande, altamente difficile da sopportare per un tipo come lui. Fausto si sentiva delegittimato come un pivello qualsiasi, e meno male che c'era chi aveva fatto peggio di lui: un gruppo di ragazzi guidato da un giovane baffuto aveva steccato penosamente "Boyband" dei Velvet, e la piena indifferenza del pubblico alla conclusione del brano denotava un forte disprezzo che per la canzone da nera di Fausto fortunatamente era mancato... Ciò per Fausto significava molto: la serata fino a quel momento era stata deludente ma la strada per il successo forse non era ancora stata sbarrata.
Mentre Fausto continuava a riflettere sugli errori commessi sorseggiando mestamente un Sex on the beach, il deejay, vista la penuria di volontari, decise che era giunto il momento di chiamare nuovamente sul palco alcuni dei suoi pupilli, e dopo una emozionante performance di "I will always love you" eseguita in modo magistrale da una di loro, accadde qualcosa che andava oltre le più rosee previsioni di Fausto:

"Dai Fausto, vieni!!!!"

Fausto riuscì a contenere solo in parte la gioia per la chiamata (il deejay lo considerava ancora uno dei suoi favoriti!!) e scelse intelligentemente di cantare "Se telefonando" di Mina (il cui testo, per chi non lo sapesse, è stato scritto da Maurizio Costanzo aka De Castor): una hit italiana del passato di tale valore non poteva che incontrare i favori degli avventori del Cristal... E fu esattamente ciò che avvenne!!!!
Fausto, ben conscio di ciò che era in ballo durante quella performance, diede il meglio di sè: per chi lo conosceva bene la tensione dei suoi muscolazzi tradiva il suo timore di sbagliare, ma la sua interpretazione originale e accorata fece impazzire l'intero pubblico, che si mise a cantare con lui la canzone mentre lui ammaliava i suoi fan con la sua gioia e i suoi movimenti ancheggianti e li faceva definitivamente suoi simulando il doppio passo tanto caro a Ronaldo... Del resto, quella sera aveva sancito che il calciatore e Fausto erano accomunati dal fatto di essere entrambi dei Fenomeni nei rispettivi ambiti!
La performance fu un incantesimo, e fugacemente Fausto pensò che doveva essere stata una magia a rendere tutto così perfetto... Era tutto magnifico! Come una navigata rockstar riuscì a fare cantare a squarciagola l'ultimo ritornello al pubblico che lo aveva fatto sentire un dio, e mentre il suo sogno si rivelava realtà non riuscì a trattenere un'esultanza con tanto di urlo virile: aveva fatto centro, e che centro!
La canzone terminò, e partirono gli applausi scroscianti, e in Fausto l'esaltazione e la gioia crescevano, e tutti lo guardavano felici e gli sorridevano, e Fausto sorrideva di rimando a tutti e rideva di gusto e non capiva ormai più niente se non il fatto che mai aveva provato una felicità così pura, sì, Fausto era felice, Fausto era felice, FAUSTO ERA FELICE!

Fausto era ormai in estasi: nella sua mente non c'erano più passato o futuro, non polizze sulla vita già firmate nè da fare firmare, ma solo un presente incommensurabile da cantante capace di pervadere di entusiasmo qualsiasi cosa intorno a lui. Fausto, ormai liberatosi dai lacci del tempo, si guarda intorno, e vede i suoi amici che lo filmano, il deejay che gli fa un cenno di apprezzamento, ascolta gli applausi cercati per così tanti anni e mai trovati, e decide che non è più il caso di contenere la sua gioia.

Fausto inizia a saltare come un coniglietto.

Il pubblico non era abituato a reagire di fronte a un quarantenne muscoloso di almeno un metro e ottantacinque che rideva e saltava come un coniglietto, e così, non sapendo cosa cazzo fare, continuò a applaudire in maniera poco convinta per un altro pò e poi decise di chiuderla lì per l'imbarazzo, mentre il deejay sembrava poco turbato da tutto il quadro che si era andato a delineare mentre stringeva la mano al calvo saltellante. Il giovane baffuto e la sua compagnia di amici erano così stravolti che a uno di loro scoppiò un aneurisma nel cervello dall'emozione e morì sul colpo, ma tutto questo non era poi così importante, in fin dei conti. Ciò che contava veramente era una cosa sola...

... Fausto ce l'aveva fatta!