lunedì 18 novembre 2013

Da un grande potere derivano delle grandi responbaffilità

Se potessi seguire la mia scala delle priorità vorrei parlare di ben altri argomenti in questo post, ma stasera ho approfittato del cinema a 3 Euro per vedere "Cattivissimo me 2": se fossi stato almeno un feticista di piedi virtuali smaltati di rosso avrei potuto trovare qualche lato positivo nella visione del film oltre i Minions che fanno stronzate e si fanno male (anche se si fanno molto meno male rispetto a quanto sperassi, nessuno di loro crepa per dire), ma purtroppo la mia podofobia non mi aiuta, senza contare che non risolverò mai il mistero di scoprire chi cavolo ha riso in sala a OGNI battuta del film per quasi due ore... So solo che ti trovavi nelle ultime file signorino, ma la tua risata non me la dimentico, e avendo almeno 20 anni non hai nemmeno scuse per ridere di bambine che aspettano ancora il menarca e a momenti si fanno il primo immigrato messicano di turno sulla pista da ballo: a tal riguardo premetto che solo chi ha visto il film sa di cosa sto parlando, e anche se chi l'ha visto non sappia di cosa sto parlando non si preoccupi perchè magari la mia mente ha già elaborato il ricordo inventando qualche particolare (in mezzo a piedi merdosi e rimandi positivi allo schiavismo, probabilmente non ci vede nulla di male nel mettere nel calderone un'altra delle cose che mi fanno irrimediabilmente schifo, ovvero bambini di 7 anni con interessi e comportamenti da sedicenni e che si ingropperebbero la qualunque se solo avessero un pisello).
In verità considerando altri film d'animazione che ho visto c'è di peggio, e comunque il mio parere negativo non importa perchè le mie riflessioni arrivano dopo che il film è stato già visto dal 90% dei miei lettori: nel caso particolare avessi un solo lettore, ovvero te, credo che un buon 90% di te abbia già visto questa menata, mentre il restante 10%, probabilmente i tuoi piedi smaltati di rosso, deve ancora vederlo... Per farla breve, non farglielo fare per quanto possibile.
"Ciao, sono un pollo, faccio cose da pollo e ciò fa di me la novità più entusiasmante di Cattivissimo me 2. "

Comunque prima di andare al cinema mi stavo mettendo la giacca nell'anticamera, e mi beavo della presenza di un ragno che da due settimane a questa parte mi porge il saluto e mi rivolge il suo affetto sbucando dall'anfratto dove sta ogni volta che sto uscendo o torno da casa: ormai è diventata un'abitudine darsi un'ultima sistemata vicino al portone d'ingresso, vedere che il tuo coinquilino a 8 zampe non si dimentica mai le buone maniere, pensare che per l'ennesima volta stai lasciando tuo fratello a casa in buone mani e poi uscire. è un ragno pure dotato di buon gusto, non avendomi mai consigliato di andare a cambiarmi scarpe o maglietta dopo avere visto in anteprima il mio look incredibile... Non parliamo poi di quanto sia puntuale nei lavoretti di casa: non mi preoccupo più di eventuali moscerini svolazzanti,  perchè tanto so che quello è compito suo e lo svolgerà nel migliore dei modi.
Sì insomma, mi beavo per l'ennesima volta di questa tradizione che andava consolidandosi giorno dopo giorno e avevo addirittura cullato l'idea di dargli un nome, non un nome qualsiasi eh, ma un nome da ragno vero, uno di quei nomi da ragno che appena lo senti se sei suo nemico tremi e ti fai la ragnatela addosso e se sei suo amico tiri un sospiro di sollievo e provi l'orgoglio di avere un amico ragno con quel nome: avevo pensato a Peter Parker, e forse un nome del genere avrebbe caricato di troppe responsabilità un ragno... Ma di sicuro non il mio amico aracnide! Contento di tutti questi pensieri ragneschi che mi passavano per la testa, mi ero convinto che presentare Peter a Bob fosse necessario, per cui gli ho detto (a Bob, non a Peter):
"Sai, ormai sono due settimane che ogni volta che sto per uscire incontro questo ragno sempre nel solito punto, guarda dove..."
Manco avevo finito di parlare, e Bob aveva dato un calcio al muro per spiaccicare il buon Peter Parker e risolvere il problema del ragno guardone.

Peter Parker e la sua triste vicenda mi hanno fatto ricordare che molte nostre scelte vengono spesso prese arbitrariamente, senza particolari motivi che le possano spiegare adeguatamente: a me stava simpatico quel ragno solo per averlo visto varie volte nello stesso punto a casa mia, mentre per mio fratello due secondi dopo avere scoperto la sua esistenza era un abusivo da fare fuori subito in quanto avente 4 arti in più del massimo consentito nella nostra dimora... Credo che valga lo stesso per le conoscenze che facciamo, o almeno è quello che succede a me: già dopo pochi secondi di dialogo con una persona appena conosciuta mi convinco che questa sia simpatica o da disprezzare, e tutto ciò che viene dopo lo tendo a considerare come conferma alla mia tesi (con sollievo perchè vuol dire che ci avevo visto giusto) o come un fattore capace di instillarmi il dubbio che forse qualcosa da salvare/biasimare nell'interlocutore c'è (capendo a malincuore che non potrò affidarmi senza qualche dubbio al potere del pregiudizio più turpe e sfrenato per definire quella persona)... Chissà a quante persone ho dato impulsivamente un calcio scambiandole per un ragnaccio quando invece il loro animo non si meritava un trattamento da scarafaggione del ghetto ma da nobile aracnide.

In ogni caso la triste verità è che comunque Peter non c'è più e dovrò farmene una ragione. Sei stato un buon amico e un buon consigliere, speravo che questo nostro rapporto continuasse almeno per il resto dell'inverno, però non preoccuparti per la famiglia perchè ai soldi e agli altri loro bisogni ci penserò io... Mi mancheranno le tue due paia di occhioni dolci che mi guardano di prima mattina, e cerca di non avercela con mio fratello: frena un momento, non ti sto dicendo che ti sia meritato questa fine, però nel Paradiso dei ragni fossi in te eviterei di ripetere lo scherzo delle ragnatele nelle scarpe del tuo coinquilino un'altra volta, tutto qui.

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